Gli Errori Più Comuni Nelle Fotografie in Airbnb

Quando si decide di dare in locazione una casa con la formula affitto breve, è necessario corredare l’annuncio con foto rappresentative dell’alloggio che si vuole affittare. Più le foto sono accattivanti, più aumentano le potenzialità di acquisire nuovi clienti.

L’immagine è uno strumento importante per catturare l’ospite: non solo deve attirare la sua attenzione, ma deve essere veritiera per aumentare la soddisfazione del cliente e assicurarsi una recensione positiva. Il 92% di chi vuole affittare un appartamento tende a preferire gli annunci corredati da almeno una ventina di fotografie.

Diversi studi hanno rilevato che al cervello umano è sufficiente un decimo di secondo per determinare l’esistenza o meno della qualità attrattiva di un’immagine. Una buona fotografia ti farà dunque ottenere successo su Airbnb!

Ricorda che le persone comprano quello che vedono, è l’immagine a fare la differenza!

La chiave per un’immagine di successo della tua casa è renderla accogliente: deve far desiderare l’ospite di viverci qualche giorno. Ad esempio, puoi inserire nel tuo appartamento candele, fiori, oggetti ornamentali, tavole apparecchiate …

Realizzare un servizio fotografico del tuo appartamento può sembrarti semplice, in realtà non solo richiede tempo, ma anche denaro e professionalità. Innanzitutto, devi allestire il tuo appartamento per lo shooting, devi trovare un fotografo professionista nel settore e prendere appuntamento. Per un lavoratore può essere complicato trovare il tempo per svolgere queste attività.

Ecco gli errori più comuni (ma non tutti) nelle fotografie. Se li eviti fai un piacere a te, al cliente ed anche ad Airbnb.

1) BASSA QUALITÀ

Foto sgranate, scure, bruciate, poco campo (si vede un pezzo di stanza o solo mezzo bidet), aureole di fantasmi e macchie scure di cadaveri rimossi di fretta prima del prossimo check-in. Questo è risolvibile solo con una macchina fotografica seria e la capacità di usarla. E quindi è meglio un professionista.

2) TROPPI DETTAGLI

Se dopo dieci foto ho visto solo dettagli di fiori, quadri dell’onnipresente Audrey Hepburn, mappe con chiavi, merendine e scritte poetiche sui muri dell’IKEA abbi pazienza ma passo al prossimo annuncio! I dettagli ci stanno ma non a badilate. Le foto mi devono dare le informazioni prima e l’atmosfera dopo.

3) FOTO IN DISORDINE

Quando guardiamo le foto stiamo cercando di crearci una mappa mentale della casa.
È molto più facile farlo se seguono un ordine logico, per esempio: salotto > camera da letto > cucina > bagno > balcone > edificio visto da fuori >  zona.
Spesso invece sono buttate a caso con un mix di foto di qualità alta e bassa che è poco piacevole. Ricordiamoci sempre che l’utente non guarda le foto, le “scorre”. Prima delle nostre ne ha già viste 300 e poi ne vedrà altre 300. La sua concentrazione è ridotta!

4) TROPPE O TROPPO POCHE

Quante foto vanno fatte? Dipende dalla grandezza dell’alloggio. Per un appartamento di due stanze da letto di sicuro 8 sono poche e 50 sono troppe.
Se seguiamo una certa logica, però, ci stanno anche 40 foto: le prima mi dovranno dare le informazioni di base, poi mano mano che si va avanti si entra nel dettaglio che l’utente vuole approfondire.

5) DIDASCALIE IN ITALIANO

Spesso abbiamo visto appartamenti in zone turistiche non prettamente visitate da italiani con didascalie delle foto solo in italianoe quindi inutili. Se proprio non vogliamo sbagliare scriviamole almeno in inglese!

6) FOTO DI ROBA IN ZONA A DISTANZE MISTERIOSE

Se mettiamo la foto del Colosseo e non specifichiamo se siamo a 13 fermate di metro o 5 minuti a piedi, il nostro ospite darà per scontato che è a due ore di macchina per il semplice fatto che non si fida!
Se usiamo la foto di una bellissima spiaggia sarda e non specifichiamo che è proprio quella sotto casa, darà per scontato che è dall’altra parte della Sardegna. Al solito no, non si fida! La regola è: indicare sempre la distanza o il tempo per raggiungere il POI (Place of Interest). Non contiamo sul fatto che lo abbiamo abbondantemente specificato nella descrizione, quello è un altro mondo e non possiamo dare per scontato che la leggano. È anziché ovvio che abbiamo messo la foto perché aumenta l’attrattiva del nostro alloggio quindi dobbiamo assolutamente specificare la distanza. E soprattutto, non mettiamo foto della città a caso: i nostri ospiti hanno già deciso di venire e voi non siete l’ufficio del turismo! 

Credits: Luca De Giglio

HYGGE HOMES – ogni casa dovrebbe essere un rifugio felice

Perché i danesi sono considerati uno dei popoli più felici del mondo? Il segreto della felicità dei danesi è forse racchiuso in Hygge, una parola danese e norvegese che indica un’atmosfera collegata a un senso di comodità, sicurezza, accoglienza e familiarità.

Hygge è il piacere di una cena tra amici, di una cioccolata calda accoccolati nella nostra poltrona preferita, di un mazzo di fiori all’ingresso e della luce morbida di una candela. Hygge è l’antica tradizione che ha reso i danesi il popolo più felice del mondo, perché proprio i danesi hanno capito come rendere speciale ogni luogo e ogni momento, riscoprendo l’importanza delle cose semplici e di ritagliarsi tempo per sé, senza lasciarsi affannare da ritmi frenetici e stress. Uno stile che si applica alla vita quotidiana ma si riflette anche sul modo di vivere la casa, pensata per il piacere di ritrovarsi, stare bene con se stessi e con gli altri.

Scopriamo allora come avere una casa che riflette il pensiero hygge.

Arreda la tua casa con elementi naturali 

Un arredo semplice nel rispetto degli abitanti e degli ospiti, senza eccedere nel superfluo. Ogni scelta segue il desiderio di circondarsi di natura e armonia, di vivere momenti di piacere e condivisione. Ecco perché in una casa in stile hygge non manca mai un grande divano dove accoccolarsi o chiacchierare con amici, una cucina accogliente, angoli dedicati al relax… Una casa dove stare bene è anche una casa che parla di te. Riempi le pareti di foto. Puoi scegliere di sistemarle in modo ordinato o alla rinfusa, ciò che conta è circondarsi di vita e ricordi, ritrovando a ogni sguardo te stesso, le tue origini e il tuo futuro.

Crea la giusta atmosfera

Per ottenere un’atmosfera rilassante, puoi giocare con l’illuminazione alternando le lampade in vari punti della casa, meglio se con luci calde. Per avere un ambiente che predispone alla tranquillità, opta per lampadine schermate e accessori per regolare l’intensità, così potrai scegliere l’effetto che desideri, luminoso o più intimo e raccolto. Non dimenticare le candele, uno dei simboli dello stile hygge. Puoi sistemarle sul tavolo della cucina ma anche sulle mensole o in bagno per creare suggestivi angoli décor, pieni di intensità. Prima di andare a letto, aiuta a prevenire l’insonnia. Perché non provare?

Vivi il momento (e spegni lo smartphone)

Sii presente a te stesso, qui e ora, recita il manifesto hygge. Crea un luogo dove fermarti, ascoltando musica o leggendo. Orienta la lampada per la lettura, ordina i tuoi dischi per averli a portata di mano, sistema nel modo più comodo la tua poltrona preferita. Se il tempo lo consente, puoi realizzare un angolo di pace anche sul terrazzo di casa. Porta con te plaid e cuscini per rendere tutto più confortevole e tieni il cellulare spento, questo momento è solo per te.

Accogli in casa gli amici

Invita familiari e amici per una cena informale o una nuova tradizione, quello che conta è condividere, stare insieme, raccontarsi. Rendi la casa più accogliente con piccoli accorgimenti: fiori freschi, una tovaglia pulita e stirata, candele e asciugamani profumati. Poi goditi la serata.

Dedicati a hobby e passioni

Crea un angolo fai da te per le decorazioni. Realizza uno spazio anche per i bambini. Sarà divertente creare qualcosa insieme e trasmettere loro la cura e l’amore per l’ambiente in cui vivono.

Crea il tuo nido

Passo dopo passo, la casa diviene sempre più un nido. Scegli i tessili più adatti per ottenere un effetto cocooning, un bozzolo appunto. Se d’estate prevalgono tessuti freschi e colori chiari, d’inverno saranno morbidi e pelosi con nuance più scure, mentre i tappeti saranno spessi e a pelo lungo per camminare liberamente scalzi. Il letto si veste in base alla stagione, dal fresco lino a soffici imbottiture in piuma d’oca. Aggiungi tanti cuscini per risvegliarti nel massimo confort nelle mattine senza sveglia.

Dilata il tempo in cucina

Cucina con gli altri e per gli altri, riscoprendo il piacere di preparare il cibo lentamente.

Mantieni il contatto con la natura

Il giardinaggio può rilassarti e regalarti una casa piena di verde. Se hai poi la fortuna di avere un terrazzo, puoi realizzare un giardino dove osservare la natura che cambia, attraverso il profumo dei fiori d’estate, le foglie che cadono, la terra bagnata d’inverno.

Come rendere una casa piccola lussuosa come un castello

Anche se lo spazio in casa è poco non è detto che non ci si possa concedere qualche sfizio che la faccia diventare lussuosa come un piccolo castello. Arredare casa esattamente come nei nostri sogni non è (quasi) mai possibile. E non è solo una questione di budget: la luce non è proprio così immacolata, gli spazi sono sempre più ridotti e gli oggetti di design mai così numerosi. Se poi l’effetto cercato tende al lusso e all’opulenza è ancora più difficile.

È però vero che esistono pochi ma decisivi accorgimenti da tenere ben presenti quando si vuole ottenere la massima resa da spazi piccolissimi e alle volte basta avere buon gusto e lasciarsi ispirare da qualche idea suggestiva per ingannare la mente e lasciare che si concentri su dettagli emozionanti. Ecco quindi qualche suggerimento per rendere i vostri piccoli interni lussuosi come un castello.

Aggiungete un po’ di “drama” – Il colore, soprattutto se scuro e deciso, aggiunge tensione agli interni, così come eleganza e raffinatezza. Scegliete quello più giusto per voi e sbizzarritevi.

Bianco nero (e oro) – Se vi chiedessimo di immaginarvi di entrare “a palazzo” quali sono le tinte che vi vengono in mente una volta chiusi gli occhi? Bianco, nero e oro ovviamente! Optate per un bianco brillante, un nero opaco e dettagli dorati luminosissimi.  

Scegliete un tema – Una forma, un motivo ripetuto, qualcosa che attiri l’attenzione e la catturi quasi come fosse il vostro stemma araldico. Dopotutto parliamo di castelli, no?  

Aggiungete un po’ d’arte – Arredare una parete con quadri, stampe botaniche e poster può essere la scelta più saggia e raffinata per riempire uno spazio piccolo di valore da osservare.  

Un tocco di stile – A volte basta un solo dettaglio per stravolgere un’intera stanza. Ad esempio un grande lampadario di cristallo regala subito a qualunque ambiente un’atmosfera raffinata e lussuosa.  

Dipingete i muri – Per dare dinamicità e preziosità a un locale piccolo pensate di dividere la stanza in due dipingendo le pareti di due diverse tonalità.  

Rendete suggestivo l’ambiente – Che sia una parete dalle tinte vivaci, uno specchio supersize oppure una porta incorniciata di blu, osate per rendere qualche micro/macro dettaglio irresistibile.  

Aggiungete un pezzo di design – Scegliere un elemento di design aggiunge all’atmosfera un sapore più che lussuoso. Prestate attenzione e fate la scelta giusta.  

Sfoggiate il vostro stile – Scegliere l’arredamento che amate è importantissimo per la resa finale. Senza dimenticare di farlo con un pizzico di drama.

Twist Bohémien – Una cornice vintage dorata è quello che fa per voi, così come una vasca freestanding retrò o soffici tende velate da posizionare in camera da letto. Al castello tutti amano lo stile francese.  

Credits: Grazia.it, Pinterest/carlaaston, Pinterest / The Chic Blonde

Case vacanza: domanda e offerta in lieve crescita nel 2018

I dati elaborati dal sito CaseVacanza.it indicano un aumento del 5% del giro d’affari per il settore nel 2018. Domanda e offerta sono ancora in crescita ma decisamente più contenuta rispetto agli incrementi degli scorsi anni. A gestire il settore sempre più donne e under 30 mentre aumentano i visitatori stranieri che nel 2018 hanno scelto la formula degli affitti brevi.

Il comparto delle case vacanza chiude il 2018 con un bilancio a segno positivo secondo il portale CaseVacanza.it che ha calcolato che durante il 2018 il giro di affari che ha coinvolto il settore degli affitti brevi è stato di oltre 105 milioni di euro, +5% rispetto al 2017. Un risultato positivo che si inserisce all’interno di un quadro di normalizzazione di domanda e offerta che, dopo le crescite a doppia cifra degli anni scorsi, aumentano rispettivamente dell’1% e del 2%.

Gli ultimi 5 anni hanno segnato la fortuna delle case vacanza, che sempre di più si sono affermate da un lato come scelta preferenziale di tanti viaggiatori italiani e stranieri, e dall’altra un’occasione di business per moltissimi proprietari del Bel Paese – racconta Francesco Lorenzani, Amministratore Delegato di Feries srl, società che fa capo a CaseVacanza.it – Ora che domanda e offerta si sono normalizzate la vera sfida si gioca sulla qualità degli alloggi e la loro promozione online“.

Resta stabile il prezzo medio dei soggiorni, che durano circa 8 giorni per una spesa di 890 euro, considerando una casa vacanze per quattro persone. E non si arresta il gradimento degli stranieri per questa formula: basti pensare che in appena un anno la percentuale di visitatori stranieri che hanno prenotato in case vacanza del nostro Paese risulta in crescita del 30%.

Guardando all’offerta, le regioni che catalizzano la maggior parte degli alloggi sono Sicilia, Puglia e Toscana, che insieme ospitano il 47% degli annunci sul portale. Le province che offrono un maggior numero di proposte sono Lecce e Trapani mentre Roma supera Grosseto rispetto alla classifica del 2017. Lato domanda, invece, le tre regioni con maggiore richiesta rimangono Puglia, Toscana e Sicilia ma la Puglia questa volta conquista la prima posizione nei desiderata dei viaggiatori, mentre Lecce, Livorno e Olbia-Tempio sono le province con più domanda sul portale.

Anche nel 2018, la maggior parte dei proprietari ha preferito gestire da sé la propria casa vacanza: solo il 10% delle strutture infatti vengono amministrate da agenzie. Sale il numero di quote rosa che si occupano del business, con un 47% che quasi pareggia la percentuale dei proprietari di sesso maschile. E il settore delle case vacanza rimane un ambito molto gradito dalle giovani generazioni: se l’età media dei gestori è di appena 42 anni, il 30% è composto da under 30.